Illustrazione delle scelte progettuali
Si è sviluppato il progetto preliminare approfondendo gli elementi della progettazione sotto il profilo dimensionale, dei materiali, delle tessiture e delle cromie e verificando gli aspetti funzionali degli stessi, ovvero garantire la totale accessibilità ai luoghi da parte dell’utenza debole, comunicare una percezione di sicurezza urbana e di massimo comfort nella fruizione delle piazze.
ACCESSIBILITA’ E ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
Per garantire la massima fruibilità e vivibilità dell’ambiente da parte di tutti quegli utenti definiti deboli, in quanto portatori di handicap che impediscono o riducono capacità motorie o sensoriali (utenza paraplegica e utenza Non e ipovedente), il progetto si pone come obiettivo l’abbattimento delle barriere fisiche e percettive che possono essere presenti in uno spazio esterno.
In primo luogo la decisione di mantenere per le superfici calpestabili un unico livello, individuato alla quota del piano di calpestio del porticato dell’isolato San Rocco, riducendo al minimo le pendenze e dislivelli, ed evitando l’introduzione di rampe e gradini per accedere alle parti del progetto, inoltre si è ridotta al minimo la segnaletica verticale, posizionandola in punti protetti.
In secondo luogo individuando gli attraversamenti critici e le percorrenze agevolate all’interno delle piazze, le quali connettono aree definite sicure. Questi spazi saranno delimitati e indicati da apposita segnaletica disposta secondo la normativa, sia orizzontale previa l’applicazione nella pavimentazione di guide tattili a rilievo e riferimenti luminosi, sia verticale attraverso l’applicazione di targhette con indicazione dei luoghi e dei percorsi in caratteri Braille e segnalatori acustici, per facilitare l’orientamento degli utenti non vedenti.
SICUREZZA URBANA
Gli elementi che concorrono a garantire un buon livello di sicurezza nella fruizione di spazi pubblici, sono molteplici e legati a diversi fattori che innescano il degrado urbano e sociale dei luoghi . Il progetto vuole attraverso la definizione di un ambiente ordinato, estendere il concetto di riconoscibilità dei luoghi che si applica ai grandi edifici (aeroporti, stazioni, centri commerciali, impianti sportivi, ecc…) anche alla scena urbana, mettendo a punto un sistema di pavimentazioni in grado di far capire immediatamente quali sono i luoghi per sostare e per muoversi nelle piazze, sia durante il loro normale uso, sia durante le manifestazioni che vi si svolgeranno.
Un altro fattore ambientale importante è l’illuminazione.
Il progetto prevede un’illuminazione uniforme dell’area in tutte le sue parti, evitando zone d’ombra, e corredata da sistemi di illuminazione puntuale e di carattere scenico per i fronti degli edifici, i monumenti, gli spazi verdi e le fontane.
Il tutto per creare un ambiente gradevole, che funga da volano al potenziamento delle attività ricettive e di svago a servizio delle piazze, che porti la popolazione a frequentare la piazza di giorno e nelle ore notturne.
La vitalità dei luoghi è fattore importantissimo affinché si inneschi una sorta di sorveglianza spontanea che allontana il rischio di essere vittima di intimidazioni, aggressioni o altri atti violenti, che allontani individui che rompono i codici di comportamento di civile convivenza attraverso atti di vandalismo, comportamenti aggressivi, ecc…
ARREDO URBANO
Estendendo il concetto di arredo a tutti gli elementi orizzontali e verticali che concorrono a definire una spazialità urbana equilibrata e sostenibile , si possono distinguere una serie di elementi e dei relativi standard progettuali e qualitativi.
LE PAVIMENTAZIONI
Le pavimentazioni sono organizzate da ricorsi scanditi sul colonnato dei portici dei teatri Valli e Ariosto e sui pilastri dell’isolato San Rocco, i quali costruiscono delle maglie modulari che delineano precisi spazi di fruizione delle piazze.
Il rigore degli assi, realizzati con ricorsi in pietra forte “Colombino” chiara resa ruvida e antiscivolo attraverso la bocciardatura della superficie, viene moderato con differenti trame della pavimentazione che vi si incornicia che rafforzano allo stesso tempo le gerarchie degli spazi delle piazze.
La pavimentazione adiacente i bordi edificati, realizzata con lastre rettangolari in pietra extra forte di Luserna, presenta una trama omogenea con cromia chiara studiata per porre in risalto e valorizzare i fronti degli edifici; il trattamento della finitura superficie delle lastre consiste in una bocciardatura a righe ortogonali al lato lungo.
Le pavimentazioni inquadrate dai ricorsi che definiscono gli ambiti delle piazze prettamente pedonali, presentano trame più fitte, le quali si caratterizzano con due differenti cromie.
La pavimentazione della fascia bordale, in mattonelle in porfido, dalla cromia più chiara di colorazione grigio - viola, che media il passaggio tra i luoghi esterni a quelli interni alle piazze e che definisce una sorta di soglia delle piazze.
La pavimentazione interna in cubetti di porfido, di cromia più scura della colorazione grigio - violacea, è ulteriormente diversificata attraverso un cambio dell’orditura nelle parti adiacenti ai portali verso l’interno delle piazze, per sottolineare la loro funzione anche quando il sistema dei tendaggi è chiuso, rimandando al contempo all’ombra che essi generano quando sono aperti.
I PORTALI
“tutte le tende e i sostegni delle bancarelle devono, anche se di dimensioni diverse, essere uguali per materiali, forme e colori” così è indicato nelle linee guida della conservazione e valorizzazione degli spazi aperti nella Città Storica di Reggio Emilia.
E ancora, “va privilegiata l’introduzione di sistemi di illuminazione ad hoc, …” così è specificato al punto 4 nel Documento Preliminare di avvio alla progettazione.
Da questi input è nata l'idea di inserire degli elementi che accentuando la spazialità tridimensionale e segnando quasi un’impalpabile involucro nell’involucro nelle piazze, funzionalmente assolvano, al tempo stesso, il compito di risolvere la copertura temporanea di spazi utilizzabili per svolgere le attività di commercio ambulante e di esposizioni all’aperto o semplicemente per creare percorrenze protette dagli agenti atmosferici e dal sole estivo (richiamando la tradizione dei porticati emiliani), e di risolvere le problematiche di illuminare uno spazio molto ampio, senza riempire di pali la piazza e non scadendo nell’apposizione di fari sotto i cornicioni degli edifici.
Vengono proposti dei portali con struttura in acciaio e rivestimento in lastre di rame, che accolgono il sistema dei teli a scomparsa e integrino il sistema di illuminazione delle superfici delle piazze e dei fronti degli edifici.
I tendaggi permettono varie soluzioni di apertura a seconda delle diverse attività che vengono a svolgersi nella piazza; per il commercio ambulante sostituiscono gli “ombrelloni” dei banchi dei commercianti, creando visivamente un ambiente urbano coerente ed ordinato.
Inoltre i portali si offrono come ausilio per organizzare dei percorsi espositivi, piccole proiezioni e come quinte sceniche per allestimenti temporanei in piazza di varia natura, come concerti, spettacoli teatrali, incontri, ecc…
I SALOTTI URBANI
I salotti all’aperto vengono pensati come spazi più intimi della piazza dove organizzare luoghi di incontro attrezzati, sfruttando le potenzialità dei portali che possono divenire all’occorrenza parte integrante di sistemi audio-video o di sistemi espositivi a supporto di piccole manifestazioni. La progettazione e l’allestimento delle distese, perseguono l’idea del Salotto Urbano all’aperto così come indicato dal Piano di Valorizzazione delle Distese del Centro Storico, ossia di spazi di socializzazione da cui si vede e si viene visti in un ambiente calato perfettamente nell’atmosfera della piazza e della sua trama architettonica.
I luoghi, che si ritengono più idonei per l’organizzazione dei salotti, si sono ritrovati lungo il limite tra la piazza della Vittoria ed il giardino del Parco del Popolo, in un sistema di sedute integrato ad aiuole che marca il passaggio tra lo spazio “costruito” della piazza a quello “naturale” del giardino.
Le sedute, allineate alla scalinata di accesso al teatro Valli, né ripropongono la modularità anche in altezza e sono costituite da due gradinate rivolte verso la piazza sulle quali sono sagomate delle sedute con spalliere, ad imitare delle poltrone disposte in modo casuale. Le gradinate, rivestite in lastre di pietra forte “colombino” con la tonalità di colore dei ricorsi della pavimentazione, sono completate da aiuole piantumate con alberature di medie dimensioni, che hanno visivamente il compito di mediare le importanti masse arboree del parco, rapportandole alla scala della piazza e funzionalmente di creare luoghi ombreggiati lungo le sedute, per un migliore comfort della sosta. Dal lato verso il giardino lungo il percorso che mette in relazione l’area di via Nobili con quella di via Allegri, i margini delle aiuole sono attrezzati con ulteriori panche nel verde.
LA FONTANA E I MONUMENTI
Privilegiando l’approccio progettuale che salvaguardi e valorizzi i monumenti presenti sulla piazza, si è inserita una fontana che integra il monumento ai Caduti posto sul limite tra il giardino e piazza della Vittoria, al fine di instaurare nuove sollecitazioni funzionali e simboliche con il monumento stesso ed arricchendolo di nuove suggestioni create dalla verticalità dei giochi d’acqua e dall’illuminazione posizionata all’interno della vasca.
L’inserimento della fontana in questo luogo, inoltre è stata una necessità dettata da un duplice obiettivo.
Innanzitutto rievocare alla memoria all’elemento acqua, storicamente presente nello spazio in cui è stata ricavata la piazza, nella “fossa” che circondava le mura della cittadella gonzaghesca, ed inoltre di creare un diretto rapporto tra i sistemi piazza-giardino attraverso un’apertura prospettica che dalle piazze penetra fin dentro all’area verde, facendo immediatamente percepire gli ingressi di penetrazione al giardino.
La fontana, di forma rettangolare stretta e allungata, è ricavata a filo terra, presentando un fondo poco profondo, con bordi lastre in marmo delle Apuane.
Allo stesso modo anche il monumento ai Martiri, posto sul fronte di via Spallanzani, è inserito in un nuovo contesto; il monumento presenta una quinta verde inserita in una grande aiuola con i bordi rivestiti in marmo bianco della Apuane, che creano un gioco di pendenze, che né modificano la percezione da ogni angolazione la si guardi.
IL FOYER ALL’APERTO
La porzione dei spazio antistante al Teatro Municipale Romolo Valli, una sorta di piazza nelle piazze, rappresenta formalmente la cerniera su cui ruota l’impianto progettuale di tutto il sistema di piazza della Vittoria e piazza Martiri del 7 Luglio ed al tempo stesso è assunto, nel progetto, al ruolo di rappresentanza dell’importante istituzione culturale cittadina, attraverso l’introduzione di elementi di arredo di carattere ornamentale e fortemente scenico, come se il teatro fruisse di un nuovo spazio dove estendere la propria funzione, un foyer all’aperto dove la cittadinanza si ritrova prima e dopo gli spettacoli teatrali, e dove gli stessi spettacoli possono realizzarsi in piazza.
Il progetto prevede al centro dello spazio quadrato, in asse con piazza dei Martiri e della Vittoria, una vasca con giochi d’acqua di forma rettangolare, definita da un bordo rialzato, rivestito in lastre di marmo bianco delle Apuane, in modo che possa essere utilizzato come seduta.
Ai vertici di questa piazza sono organizzate delle aiuole, della forma di L, i cui bordi rialzati, creando verso i lati esterni un gioco di pendenze che le raccorda alla pavimentazione, sono utilizzabili come sedute e cingono essenze ornamentali.
L’ILLUMINAZIONE
Il progetto della luce è stato affrontato, cercando di limitare il più possibile l’uso di pali per il supporto delle sorgenti luminose.
Si sono studiate diverse tipologie di luce, per le piazze e per le strade limitrofe:
- più diffusa, in grado di illuminare le superfici delle piazza;
- per illuminare i fronti degli edifici;
- più puntuale, per valorizzare elementi architettonici, come i monumenti e le vasche delle fontane;
- di segnalazione, per individuare facilmente percorsi, sedute, aiuole.
I portali svolgono un ruolo fondamentale nell’illuminazione della scena urbana, infatti ad essi sono integrate le sorgenti luminose che hanno il compito di illuminare le superfici calpestabili e le facciate degli edifici.
Le sedute in adiacenza al giardino sono illuminate da una serie di pali con sorgenti luminose a luce indiretta, così come i tracciati stradali di via Allegri e via Nobili sono illuminati da lampioni stradali, anch’essi con sorgenti luminose a luce indiretta.
L’illuminazione con valenza più scenica, è introdotta ai piedi dei bordi delle aiuole, della vasca, all’interno delle fontane e a filo terra nelle pavimentazioni.
Questa tipologia di luce è costituita da proiettori con cristalli carrabili, composti da un corpo cilindrico e una borchia di forma tonda, entrambi in alluminio anodizzato del diametro di 125 mm, incassati tramite le rispettive casseforme, a pavimento.
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